Le 16 Vare

Le foto contenute in questa pagina sono proprietà esclusiva di questo sito ©2017 Tutti i diritti riservati.
(per una corretta visualizzazione delle immagini da smartphone, attivare la rotazione orizzontale del dispositivo o passare alla versione desktop)

 

L'Ultima Cena

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1885
Ceto di commissione: Panettieri e fornai
Costo in Lire: 2.800
Proprietari attuali: Panificatori

Questo Gruppo Sacro, rappresenta l'unica trasposizione in forma plastica a grandezza naturale del dipinto "Il Cenacolo" di Leonardo Da Vinci, è composto da 13 personaggi: Gesù al centro e i 12 apostoli. La scena raffigura il momento in cui il Cristo annuncia che uno tra i presenti lo tradirà. I nomi degli apostoli sono scritti sotto le sedie di ogni statua in latino. Inizialmente questo gruppo era composto anche da un enorme porticato collocato alle spalle dei personaggi che reggeva un mastodontico lampadario. Questo fu immediatamente tolto non solo per l'enorme peso della Vara, ma anche perché difficilmente quest'ultima riusciva a passare tra le balconate di via XX Settembre. Oggi è tuttavia possibile immaginare l'imponenza di quel porticato, guardandolo in miniatura nella Varicedda del Mercoledì Santo.
In occasione del Giovedì Santo, i proprietari della Vara imbandiscono realmente di cibo la tavolata.
L'ultimo restauro è stato fatto nel 2015, in occasione dell'Expo di Milano, dove la Vara è stata esposta.
Secondo alcune fonti, quest'esposizione ha influito molto sul turismo della Settimana Santa nissena, che sembra essere aumentato in una maniera vertiginosa.
Dal 4 febbraio 2022 al 21 marzo 2022 la Vara è stata esposta all'aereoporto internazionale "Leonardo Da Vinci" di Fiumicino.
La Vara è stata costruita a Mussomeli e solo successivamente trasportata a Caltanissetta.

 

L'orazione nell'orto

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1884
Ceto di commissione: Pastai e mugnai
Costo in Lire: 800
Proprietari attuali: Mulino Riggi

Questo gruppo, nonostante sia uno dei più piccoli, è uno dei più perfetti dal punto di vista artistico. E' formato da soli due personaggi: Gesù e un angelo mandato da Dio per confortarlo. Rappresenta il momento in cui il Cristo prega in ginocchio al Getsemani, poco prima della cattura.
Questa Vara viene addobbata per il Giovedì Santo con un grande albero d'ulivo alle spalle del Nazareno.

 

La Cattura

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1884
Ceto di commissione: Ortolani
Costo in Lire: 1.100
Proprietari attuali: Eredi famiglia Giunta

Questa Vara è composta da 5 personaggi: Gesù, Giuda, due soldati romani è un rozzo individuo che si appresta a catturare il Cristo.
La scena rappresenta il momento in cui Giuda si appresta a dare al Nazareno il famoso bacio del tradimento.
L'ultimo restauro è stato completato nel 2005.

 

Il Sinedrio

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1886
Ceto di commissione: Zolfatari della miniera Testasecca
Costo in Lire: 6.000
Proprietari attuali: Nicola Spena - Comune di Caltanissetta

Questo Gruppo Sacro è ispirato al quadro "Il consiglio di Caiphas", realizzato nel XVI secolo da un pittore tedesco.
Fu voluto dagli zolfatari della miniera Testasecca che riuscirono a permettersela grazie al grande appoggio del Conte Ignazio Testasecca, un umile e ricco imprenditore minerario che aiutò gli zolfatari a coprire i costi dell'imponente simulacro.
Oltre ad essere stato il più costoso, è anche il più pesante tra i sedici gruppi. Inizialmente era composto da ben 21 personaggi, ridotti poi a 12 per l'eccessivo peso. Era talmente pesante che, secondo voci di paese, il Giovedì Santo del 1888, una volta raggiunta la sua postazione di partenza davanti alla Chiesa San Sebastiano, il pavimento della Piazza cedette sprofondando.
Con la successiva scomparsa delle miniere, i costi di manutenzione della Vara divennero ingestibili. Fu il Comune di Caltanissetta a quel punto ad assumersi la responsabilità di pagare le spese affidando il gruppo a Nicola Spena, un ex dipendente comunale che si prende cura del Gruppo Sacro ancora oggi con profonda passione e devozione.
La Vara rappresenta il momento in cui il sommo Sacerdote Caifa si appresta a giudicare Gesù davanti al Sinedrio, prima di mandarlo da Pilato.
E' particolarissima la mattina del Giovedì Santo in cui questo gigantesco gruppo dopo essere stato qualche ora davanti al Municipio, viene spostato in Via Palermo, una delle vie più strette della città.
 

 

La flagellazione

 

Scultori e anno di costruzione: F. Biangardi, S. Cardinale, S. Capizzi - 1909
Ceto di commissione: Minatori di Gessolungo
Proprietari attuali: Eredi fratelli Cervellione

Iniziato da Francesco Biangardi nel 1888, questo gruppo è stato il più difficile da completare, in quanto dopo la morte dell'artista toccò a dei suoi allievi completare l'opera che fu portata a termine solamente nel 1909. Nonostante questa Vara non abbia nulla da invidiare alle altre, l'occhio ben attento di un buon critico d'arte può notare la leggera mancanza in alcune parti della mano del Maestro Biangardi.
Il gruppo sacro rappresenta il momento in cui Gesù viene flagellato per volere di Ponzio Pilato da due uomini. Dietro un soldato romano controlla che la flagellazione avvenga in maniera adeguata (39 colpi di flagello, per non superare i 40 massimi previsti dalla legge), mentre davanti a tutti in basso, un uomo intreccia la corona di spine.

 

Ecce Homo

 

Scultori e anno di costruzione: F. Biangardi - 1892
Ceto di commissione: Fruttivendoli e Pizzicagnoli
Costo in Lire: 1.400
Proprietari attuali: Mercato Ortofrutticolo di via Bloy

Questa Vara rappresenta il momento in cui Pilato mostra il corpo di Gesù al popolo che, non contento, chiede la condanna a morte del Nazareno.
E' formata da 7 personaggi: Gesù, Pilato insieme ad un soldato romano sulla balconata e quattro comparse del popolo di Gerusalemme nella parte sottostante.
Il restauro di questa Vara completato nel 2006, oltre ad essere stato uno dei più lunghi in tempistica, è stato anche uno dei migliori in assoluto, dato che molti restauri anziché migliorare, hanno solamente rovinato alcuni particolari artistici delle Vare.

 

La Condanna

 

Scultori e anno di costruzione: F. Biangardi - 1902
Ceto di commissione: Zolfatari della miniera Trabonella
Costo in Lire: 4.300
Proprietari attuali: Tipografi
Presidente: Michele Alloro

Questa Vara, composta da 7 personaggi, rappresenta la famosa scena della condanna a morte di Gesù, con Ponzio Pilato che si fa lavare le mani da un fanciullo. Dietro a tutti vi è un patrizio che ha appena emesso la sentenza finale; abbiamo anche tre soldati romani, di cui due tengono stretto il Nazareno e uno indica la direzione per il Golgota, luogo dove Gesù verrà crocifisso.
Questa è l'unica Vara ad essere stata "firmata" dal suo scultore.

A suscitare grande curiosità sono i vestiti di Pilato, rigorosamente Romani in questa Vara ed Ebraici in quella dell'Ecce Homo.

 

La Prima Caduta

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1886
Ceto di commissione: Società Coop. Agricola "Santa Lucia"
Proprietari attuali: Marmisti
Presidenti: Salvatore Falzone e Salvatore Fiocco

Questo Gruppo Sacro è formato da tre personaggi: Gesù accasciato a terra dopo la sua prima caduta con la croce, un soldato romano che con una lancia incita il Nazareno a rialzarsi e un uomo vile che cerca di rialzarlo con metodi poco ortodossi. Particolarissimo e suggestivo è in questa Vara lo sguardo del Cristo, ricoperto di sangue in fronte per la corona di spine e negli occhi per l'agonìa.

 

Il Cireneo

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1886
Ceto di commissione: Gessai
Costo in Lire: 800
Proprietari attuali: Eredi famiglia Cannarozzo

Questa Vara rappresenta il momento in cui i soldati romani, vedendo il Cristo ormai sfinito e impossibilitato a portare da solo la croce, fermano Simone di Cirene, un contadino appena tornato dalle campagne e lo obbligano ad aiutare Gesù. Imponente seppur formata da soli 4 personaggi, questa Vara era stata voluta dai gessai e oggi appartiene per eredità alla famiglia Cannarozzo. A causa della notevole larghezza, il gruppo viene messo di traverso e portato a spalla quando deve varcare il porticato della Cattedrale.

 

La Veronica

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1883
Ceto di commissione: Minatori sopravvissuti alla tragedia di Gessolungo
Costo in Lire: 900
Proprietari attuali: Sacra Lega "San Michele"
Presidente: Giuseppe Botta

La Veronica, è stata in ordine cronologico la prima Vara costruita da Francesco e Vincenzo Biangardi.
Precedentemente alle Vare esistevano a Caltanissetta altri Gruppi Sacri chiamati Misteri. Questi però, esistenti sin dalla metà del 1600, erano ormai nella seconda metà dell'800 deteriorati, e dopo un incidente della Miniera Gessolungo, in cui persero la vita 66 minatori tra cui 14 bambini (i cosiddetti carusi), i sopravvissuti alla tragedia chiesero ai maestri Biangardi la costruzione della Veronica. Il Gruppo Statuario piacque agli altri ceti che man mano si fecero costruire dagli scultori Napoletani gli altri gruppi rimpiazzando i precedenti.
Questa Vara è composta da 4 personaggi: la Veronica che con un sudario asciuga il volto del Cristo che le rimane impresso, Gesù ormai sfinito e vicino al Golgota, un soldato romano che incita il Nazareno a sbrigarsi e il solito individuo rude intendo a far alzare Gesù con le maniefere forti. Quest'ultimo personaggio, è quello che oltre al Cristo, compare nel maggior numero di Vare e il suo volto non è stato scelto a caso da Francesco Biangardi: si dice infatti che il volto scelto per quest'uomo dal Biangardi era quella di un nisseno che abitava in Via Re D'Italia, amante della moglie dello scultore e che si ritrovò dunque col passare degli anni come il personaggio cattivo di ogni Vara. Per realizzare la Veronica invece i Biangardi si ispirarono a una bella donna di Mussomeli.

 

La Crocifissione

 

Scultori e anno di costruzione: F. Biangardi - 1888
Ceto di commissione: Macellai
Costo in Lire: 1.300
Proprietari attuali: Macellai

Questa Vara, tra le più toccanti, è formata da 5 personaggi: Gesù sulla croce al momento della morte, ai suoi piedi stanno la Madonna, San Giovanni, Maria Maddalena che abbraccia la croce con profonda venerazione e dietro a tutti Maria di Cleofe. L'ultimo restauro avvenuto nel 2001 ha purtroppo rovinato il volto del Cristo, che prima era molto più realistico e suggestivo. Dopo questo restauro, il Gruppo Sacro è stato portato a spalla per l'annata 2002.
E' stata costruita dal solo Francesco Biangardi, nello stesso anno in cui morì prematuramente suo figlio Vincenzo. Lo scultore rappresentò tutto il suo dolore nel crocifisso.

 

La Deposizione

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1885
Ceto di commissione: Zolfatari della miniera Tumminelli
Costo in Lire: 2.200
Proprietari attuali: Eredi famiglia D'Oro

Questo Gruppo Sacro, generalmente chiamato dai nisseni A' Scinnenza, è senza ombra di dubbio il capolavoro artistico per eccellenza dei Biangardi. 
Ispirato ad un dipinto di Rubens, è composto da 9 personaggi: Giuseppe D'Arimatea, San Giovanni e Nicodemo si apprestano ai lati a sorreggere il corpo ormai schiodato del Cristo. La Madonna, distrutta dal dolore, assiste alla straziante scena; al suo fianco Maria di Cleofe e Maria Maddalena. Inizialmente appartenuta agli zolfatari, la proprietà della Vara è passata intorno agli anni '70 ai commercianti d'abbigliamento per essere infine contesa dalle famiglie Savoia e D'Oro. Dal 2014 appartiene alla sola famiglia del prof. Michele D'Oro, i cui antenati furono zolfatai della miniera Tumminelli per tre generazioni.

 

La Pietà

 

Scultori e anno di costruzione: F. e V. Biangardi - 1888
Ceto di commissione: Borgesi
Costo in Lire: 1.200
Proprietari attuali: Banca di Credito Cooperativo "San Michele"
Presidente: Fausto Campo

Ispirata all'ancor più famosa "Pietà" di Michelangelo, questa Vara è formata da 4 personaggi: dalla Madonna che può finalmete riprendere tra le sue braccia il corpo del figlio, da Maria Maddalena che osserva le ferite provocate dai chiodi sulla mano sinistra del Nazareno e da San Giovanni che in piedi osserva straziato dal dolore la scena.
Questa fu l'ultima Vara che i Maestri Francesco e Vincenzo Biangardi costruirono insieme.
Voluta e commissionata dai contadini, i cosiddetti burgisi, oggi appartiene alla Banca San Michele. 
E' stata restaurata meravigliosamente dal Maestro Rosario Prizzi di San Cataldo.

 

La Traslazione al Sepolcro

 

Scultori e anno di costruzione: Artista napoletano Fittipaldi - 1853
Ceto di commissione: Congregazione della Candelora
Costo in Onze: 100 (1.275 lire)
Proprietari attuali: Muratori

Questo Gruppo Sacro è il più antico di tutti ed è l'unico a non avere nessun collegamento con i Biangardi. Costruito per volere di un muratore che non aveva i soldi per potersela permettere, questi chiese al superiore don Giovanni Nocella di anticipargli 100 onze, moneta in uso nel regno borbonico. Si narra che questi soldi non gli furono mai più restituiti!
 fu commissionato inizialmente dalla Congregazione della Candelora. Ispirato al quadro Polidoro del Caravaggio, questo Gruppo è composto da 6 personaggi: Giuseppe d’Arimatea, Giovanni e Nicodemo, con uno sguardo apparentemente tranquillo, tengono sospeso il corpo del Nazareno avvolto nella Sindone mentre le Pie Donne stanno intorno a loro; la Madonna ha gli occhi rivolti verso il cielo e invoca la misericordia di Dio; Marta e Maria Maddalena mostrano lo sguardo traumatizzato; la parte più toccante di questa Vara è ovviamente il braccio penzolante del Cristo.

 

La Sacra Urna

 

Scultori e anno di costruzione: F. Biangardi - 1892
Ceto di commissione: Clero e Devoti Sacra Urna
Costo in Lire: 4.000
Proprietari attuali: Cavalieri di San Filippo Neri 
Presidente: Francesco Russo

Questa Vara è formata da due personaggi: il Cristo morto ricoperto da un velo che può finalmente riposare dentro una teca di cristallo e un Angelo in volo che tiene un nastro con la scritta "Erit sepulcrum eius gloriosum" (Sarà il suo sepolcro glorioso).
La Sacra Urna era stata ricavata da una carrozza della Magistratura Comunale Nissena placcata in oro zecchino. Ai lati dell'Urna, quattro puttini portano in mano gli oggetti principali della Passione di Cristo.
I lavori di restauro sono iniziati nel 2017 a seguito di problematiche con l'angelo avvenute negli anni precedenti.
Voluto e commissionato dal Clero, questo Gruppo Sacro era stato messo in detenzione anche ai devoti della Sacra Urna. Oggi appartiene all'antica Congregazione dei Cavalieri di San Filippo Neri.

 

L'Addolorata

 

Scultori e anno di costruzione: Viso di F. Biangardi - 1896, busto di G. Emma - 1973
Ceto di commissione: Mugnai, Sensali e Bettolieri
Costo in Lire: 1.200
Proprietari attuali: Autotrasportatori
Presidente: Arcangelo Polizzi

Vedi qui